Come scegliere il chirurgo plastico? I 6 aspetti da valutare

Offerte speciali, affari imperdibili o occasioni da cogliere al volo per non perdere lo sconto. La chirurgia e la medicina estetica sono ormai un vero e proprio business, in cui spesso il prezzo più basso fa passare in secondo piano altri aspetti, ben più importanti, che è doveroso considerare nel momento in cui si sceglie lo specialista. «Una scelta avventata o fatta con i criteri sbagliati potrebbe influenzare il risultato e peggiorare, anziché migliorare, la situazione attuale» evidenzia Luca Siliprandi, vice presidente dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe).

La prima cosa da fare è verificare che il medico a cui ci si rivolge sia un chirurgo plastico specialista: «In Italia tutti i medici possono eseguire interventi di chirurgia plastica, ma ovviamente nessuno vorrebbe che un ginecologo ci rifacesse il naso o che un dentista si occupasse dell’aumento del seno. La specializzazione in chirurgia plastica garantisce che il medico, dopo i 6 anni di Medicina, abbia studiato la materia per altri 5 anni» afferma Siliprandi.

In secondo luogo, bisogna verificare che lo specialista al quale ci si rivolge abbia esperienza. «Non si tratta di scegliere un vestito o un taglio di capelli, ma un medico che modificherà definitivamente il nostro aspetto – aggiunge Siliprandi -. Il paziente dovrebbe informarsi sulla formazione del dottore, sul suo aggiornamento e sull’esperienza che ha nell’intervento in questione. È facile oggi tramite internet verificare se il “dottor X” è presente a congressi e a corsi di approfondimento scientifico. Per quanto bravo, un chirurgo che non segue l’evolvere di una disciplina in continua evoluzione rimane spesso ancorato a schemi vecchi e obsoleti».

Terzo punto è capire il gusto e la sensibilità estetica del medico «Bisogna approfondire con lui le ipotesi di risultato attraverso immagini, schemi, fotografie in modo da comprendere se ciò che viene proposto si accorda con i desiderata del paziente, mentre chiedere di vedere fotografie di pazienti già operati non rappresenta una scelta particolarmente utile. Per una migliore comunicazione è più utile ricorrere alla previsualizzazione del risultato attraverso un’elaborazione al computer» aggiunge Mario Pelle Ceravolo, presidente di Aicpe.

Una volta accertate le qualità del chirurgo, è necessario verificare in quali strutture opera. «Il rischio operatorio aumenta se la struttura sanitaria non si distingue per l’igiene, la dotazione strumentale, l’organizzazione del personale e la validità dell’anestesista» aggiunge Pelle Ceravolo.

Quinto punto, capire se quel medico ispira fiducia. «È una questione di feeling interpersonale, ma è importante sentirsi a proprio agio con il chirurgo plastico che si sceglie. Bisogna essere certi di poter parlare con lui apertamente delle proprie preoccupazioni ed è importante capire se accanto all’uomo di scienza c’è un essere umano capace di mettersi nei nostri panni, di capire i nostri problemi e di aiutarci a risolverli» continua Pelle Ceravolo.

Bisogna infine sapere che la gran parte dei chirurghi plastici sono iscritti a specifiche associazioni. Aicpe è l’unica associazione cui aderiscono solo medici che si dedicano esclusivamente o principalmente alla chirurgia estetica: per diventare soci è necessario passare attraverso una rigida selezione. Fra i requisiti, la verifica di una significativa esperienza nel campo della chirurgia plastica e di una caratura etica garantita dalla conoscenza di almeno due membri di Aicpe.

«In conclusione, nella scelta del chirurgo plastico, è importante considerare diversi fattori e non basarsi unicamente sul prezzo o sulle offerte speciali. Bisogna ricordare che tutti possono comprare un annuncio pubblicitario, ma questo non è garanzia di qualità» concludono da Aicpe.

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