Sguardo stanco e appesantito. Cosa fare?

Dottor Piovano, una donna si guarda allo specchio e vede uno sguardo stanco, uno sguardo appesantito. Che cosa può fare per correggerlo?

Abbiamo molte pazienti che si rivolgono a noi per questo problema, qui nel nostro ambulatorio, e loro vengono con una richiesta specifica: “Dottore, voglio fare una blefaroplastica”. Ma in realtà non è così, infatti molto spesso l’intervento nella regione periorbitaria è un po’ più ampio: noi dobbiamo non solamente pensare ad una blefaroplastica, che è l’intervento principe, ma molto più spesso all’aging, cioè nell’avanzamento degli anni la gravità fa scendere anche il complesso del terzo superiore del sopracciglio.
Adesso non so se la telecamera ci può inquadrare: stiamo parlando del terzo superiore; il sopracciglio e la fronte si allungano con la gravità, le bozze frontali si riassorbono e quindi si ha un appesantimento dello sguardo stesso.

Questo che cosa comporta, quindi? Che non sarà un intervento della palpebra superiore?
Allora, i pazienti chiedono la blefaroplastica ma in realtà non hanno bisogno solo di blefaroplastica, bensì hanno bisogno anche di un riposizionamento, di una ridefinizione del sopracciglio; solamente un trattamento del sopracciglio ci dà un buon risultato per correggere questa problematica.
L’intervento è un trattamento perlopiù chirurgico, con varie vie di accesso tra accesso diretto, indiretto, lifting endoscopico, frontale… Dipende un po’ dalla fisionomia della fronte (se è una fronte lunga, spaziosa o corta o un accesso pretrichiale, ovvero l’attaccatura dei capelli; con questa tecnica riusciamo a dare grandi soddisfazioni, grandi risultati.

Dottor Piovano, vuol dire che non è un intervento che si basa solamente sulla correzione di un eccesso cutaneo ma è un intervento sopra l’arcata sopraccigliare?
Sì, quello che noi proponiamo è un intervento limitato all’arcata sopraccigliare, è un piccolo intervento, anche in anestesia locale, che tende a riposizionare il sopracciglio dandogli una forma graziosa e bella e a dare l’altezza giusta, quindi un sollevamento con apertura dello sguardo: questo è quello che vogliono senza arrivare agli eccessi che noi vediamo sui social media, tipo il “Foxy Eye”, quindi l’occhio da gatta. Non è questo che noi andiamo a ricercare ma una correzione del difetto stesso, non una modificazione delle caratteristiche fisiognomiche della paziente.

Ed è un intervento invasivo?
Non è un intervento invasivo: si esegue l’anestesia locale, i punti vengono portati per cinque giorni e il paziente riprende le atività sociali il giorno dopo.

Nel caso si può associare anche una blefaroplastica?
Se la paziente mostra delle erniazioni di borse adipose e un eccesso cutaneo importante, allora interveniamo contestualmente con una blefaroplastica superiore per rimuovere l’eccesso cutaneo, l’ipertrofia del muscolo orbicolare e le borse adipose erniate. Questo è un trattamento completo che dà un enorme risultato estetico.

È un trattamento che si può fare in qualsiasi stagione o c’è un periodo dell’anno più indicato?
Il trattamento si può eseguire in tutti i periodi dell’anno; non bisogna portare guaine né contenzioni ma bisogna proteggersi dal sole, bisogna proteggere la cicatrice stessa nel post trattamento, quindi con un cappellino, con un occhiale da sole un po’ grande, con creme solari idonee abbiamo una protezione e l’intervento è eseguibile.

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